mercoledì 7 novembre 2012

La volpe che non arriva all'uva dice che è acerba ....

Proprio così si sta comportando chi non avendo costituito mètaSalute, il Fondo Sanitario integrativo alle prestazioni del servizio sanitario nazionale per i dipendenti dell'industria metalmeccanica e dell'installazione di impianti , percepisce l'interesse dei lavoratori e allora avvia la macchina della disinformazione, anche se così facendo rischia di far perdere ai lavoratori i benefici del Fondo.
Vediamo in dettaglio le argomentazioni proposte con le contraddizioni e le mistificazioni presenti nel volantino in questione:
1. accusano FIM e UILM, che con la costituzione del Fondo si contribuisce a "smantellare il sistema sanitario nazionale a favore della sanità privata", poi però i "fondi sanitari" li vorrebbero costituire a livello aziendale o territoriale;
2.scrivono che un "fondo sanitario di dimensione nazionale, rende difficile, se non impossibile, forme di controllo dirette dei lavoratori sulle finalità e sulle prestazioni". Peccato però che con l'unico CCNL che hanno sottoscritto negli ultimi anni, quello dell'artigianato  metalmeccanico , hanno convenuto, assieme a noi, di costituire un fondo sanitario chiamato "San.Arti", che non solo è su base nazionale , ma addirittura su base 
intercategoriale,
3."parlano male" di mètaSalute, ma fanno finta di non sapere che in molte altre categorie dell'industria ( chimici, alimentaristi, ecc.....) UNITARIAMENTE si stanno avviando iniziative analoghe.
Infine, ci permettiamo di segnalare che l'adesione a mètaSalute costa solo 1 euro al mese e può essere revocata dopo dodici mesi, proprio per permettere alle lavoratrici e ai lavoratori di "toccare con mano" le prestazioni che mètaSalute fornirà.

Roma 6 Novembre 2012                        UILM   NAZIONALE                                  


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